Il Decreto Rilancio, varato nel 2020 in piena pandemia, ha apportato misure interessanti sul tema del sostegno all’economia, al settore immobiliare, alle famiglie e ai lavoratori. Un tema che ha suscitato forte interesse tra i cittadini è quello relativo alle agevolazioni fiscali. Tra le misure più interessanti si può menzionare il Bonus Infissi, indirizzato a coloro che hanno l’esigenza di sostituire finestre, porte o vetrate all’interno della propria casa.
Bonus Porte e Finestre 2022: cos’è
Il Bonus Porte e Finestre 2022 consente di beneficiare della detrazione fiscale su interventi volti alla sostituzione di infissi. Le spese che sono incluse nel calcolo della detrazione riguardano l’installazione di tutti i principali tipi di serramenti, quali porte, finestre, vetrate, persiane e avvolgibili, allo scopo di garantire un maggiore rendimento energetico di un’abitazione già esistente, accatastata o la cui richiesta di accatastamento sia regolarmente in corso.
Gli interventi che consentono di usufruire della detrazione fiscale devono perciò riguardare la sostituzione di elementi già esistenti e di stanze riscaldate, allo scopo di proteggerli verso zone esterne o non riscaldate (vale sia per le case unifamiliari, sia per i condomini). Naturalmente, è molto importante agire nel pieno rispetto delle norme locali e nazionali in materia edilizia e urbanistica.
Superbonus 110%
La prima soluzione prevista dal Decreto Rilancio è il Superbonus 110%, una misura volta a garantire una copertura completa di tutte le spese. Per potere accedere al Superbonus è necessario che la sostituzione di porte e finestre sia accompagnata dai lavori trainanti. Con quest’ultimo termine il decreto fa riferimento a tutti gli interventi di isolamento termico (per almeno 1/4 della superficie e con una spesa non superiore a 60.000 euro), agli interventi antisismici o a quelli che comprendono l’installazione di impianti di riscaldamento attraverso l’utilizzo di pompe di calore ad elevata condensazione (in quest’ultimo caso la spesa limite è pari a 30.000 euro).
Per avere diritto al rimborso è necessario che l’intervento di ristrutturazione sia in grado di migliorare di almeno 2 classi energetiche l’edificio. Per quanto riguarda invece la rateizzazione dell’agevolazione, essa viene spalmata su 5 quote annuali di pari importo. Il termine per i soggetti privati è fissato al 31 dicembre 2025.
Bonus Ristrutturazione 50%
Il Bonus Ristrutturazione 50 % per ammodernare gli infissi rappresenta la soluzione più semplice, anche se non risulta sempre la più conveniente dal punto di vista economico.
Se l’obiettivo è quello di beneficiare della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, per ottenerla non occorre avviare altri lavori. Se si opta invece per la cessione del credito, basta che l’immobile sia in ristrutturazione o restauro.
Nel caso del Bonus Ristrutturazione, le tempistiche per il rimborso sono generalmente più lunghe rispetto agli altri bonus. L’agevolazione inoltre copre metà della spesa, con un limite massimo pari a 96.000 euro. La detrazione fiscale non è altro che un rimborso erogato dall’Irpef e spalmato su 10 rate annuali di uguale importo. Il termine per il Bonus Ristrutturazione ad oggi è fissato al 31 dicembre 2024.
Ecobonus 50%
L’Ecobonus 50% è una misura che nasce allo scopo di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e diminuire il consumo di luce e gas. L’agevolazione include i costi sostenuti per la sostituzione di vari infissi, quali finestre, persiane, porte, tende da sole e tapparelle.
La quota detraibile parte dal 50% per le abitazioni singole, fino ad arrivare all’85% per i condomini. La soglia massima è comunque 60.000 euro.
Per potersi avvalere della detrazione fiscale occorre rispettare 3 requisiti. Innanzitutto con l’operazione si deve ottenere un miglioramento di (almeno) una classe energetica; inoltre, è necessario che gli infissi che vengono sostituiti delimitino uno spazio riscaldato all’esterno o verso aree non riscaldate. Infine, l’operazione deve rispettare i limiti di conduttività termica previsti per la specifica zona.
Per ottenere il rimborso si può scegliere tra due modalità. La prima consiste nella detrazione in dichiarazione dei redditi, con la quale si ha diritto ad un bonus spalmato su 10 rate annuali di pari importo. La seconda è il cosiddetto sconto in fattura, che può essere richiesto direttamente alla banca o al fornitore. Il termine fissato per l’Ecobonus è lo stesso che vale per il Bonus Ristrutturazione, ossia il 31 dicembre 2024.
Bonus infissi 2022: come richiederlo
Per poter richiedere il Bonus Infissi occorre innanzitutto valutare la soluzione più congeniale alle proprie esigenze. Qualora si dovessero avere dubbi, è possibile anche avvalersi della consulenza di un professionista specializzato, il quale sarà in grado di rispondere a qualsiasi dubbio e formalizzare un preventivo dettagliato.
Nel momento in cui si decide di procedere, è necessario presentare la domanda sul sito dell’Enea. Per quanto riguarda la tempistica, è opportuno che la domanda venga presentata entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Dal punto di vista burocratico, infine, occorre fare una distinzione a seconda della tipologia di immobile: se si tratta di una singola unità immobiliare, i moduli devono essere compilati dal beneficiario altrimenti se ne occupa un tecnico abilitato.